“Ti alleni, mangi bene, ma non dimagrisci? Ecco cosa potrebbe succedere”
Scopriamo insieme i motivi più comuni del "mancato dimagrimento".
L’estate è alle porte, il bel tempo fa venire voglia di uscire.
Ma quest’anno hai pensato per tempo a prepararti per togliere quei pochi chili di troppo che hai preso dalla scorsa estate e che non ti fanno più entrare come vorresti nei tuoi abiti estivi preferiti.
Così hai iniziato la “dieta”, e hai anche iniziato ad allenarti o comunque fai movimento tutti i giorni, andando a camminare regolarmente.
Eppure, quella benedetta bilancia non si muove…
Si perdi qualche etto, ma chissà come, basta una pizza o una serata al sushi per vedere il numerino sulla bilancia risalire.
Così ti potresti anche chiedere “ma cosa sto sbagliando? - Eppure mi sembra di fare tutto giusto, sto mangiando meno, ho anche eliminato i carboidrati e ho iniziato a mangiare i prodotti dietetici meno calorici, mi muovo ma proprio questo peso non scende!”
Lo so, è davvero frustrante impegnarsi tanto e comunque non riuscire a vedere nessun risultato.
In questo articolo voglio spiegarti 5 motivi comuni per cui puoi mangiare bene, allenarti con impegno… e non dimagrire comunque.
Non per scoraggiarti, ma per aiutarti a capire come funziona davvero il corpo di una donna e perché a volte servono strategie diverse, più personalizzate, più rispettose.
Punto 1: Il corpo è in modalità difensiva
Se questa non è la prima dieta che fai, il tuo corpo potrebbe essere in modalità “difesa”, o possiamo chiamarla anche “modalità a risparmio energetico”.
Devi pensare al tuo corpo come ad un’auto, fatta di tanti pezzi che, insieme, le permettono di funzionare e di portarti dove desideri.
Ma ovviamente, come sai, esistono diversi tipi di macchine e diversi tipi di carburante.
Ci sono quelle che consumano molto poco, ma non fanno grandi velocità (ad esempio il pandino), ci sono quelle che consumano di più quando le sfrutti (ma ti danno anche prestazioni migliori - un esempio può essere la Golf) e poi ci sono quelle che consumano tantissimo (ma vanno anche fortissimo - ad esempio Ferrari e Lamborghini).
Cosa le accomuna tutte quante?
Che hanno bisogno di carburante per poter funzionare.
Ecco, immagina quindi che il nostro metabolismo sia l’equivalente della cilindrata della macchina. Significa che il metabolismo determina quanto carburante consuma l’organismo, così come la cilindrata ci fornisce un’indicazione di quanta benzina consumerà la macchina in media.
Quì entra in gioco quindi, il concetto di metabolismo così come ne senti parlare in giro: metabolismo lento o veloce.
Quando parliamo di “metabolismo lento” o “metabolismo veloce”, in realtà stiamo parlando di quanta energia (quindi calorie) il corpo consuma ogni giorno per svolgere tutte le sue funzioni.
Nel caso del “veloce”, bruci più calorie anche a riposo (quindi dimagrisci più facilmente) nel caso del “lento” le bruci più lentamente (e quindi anche il dimagrimento sarà più lento e difficoltoso).
Può succedere quindi, nel caso tu abbia fatto diete in passato, che il tuo corpo si sia adattato ad una situazione dove consuma sempre meno a causa del minor quantitativo di cibo.
Come la modalità risparmio energetico del telefono, che limita alcune funzioni in caso di batteria bassa. Nel caso del tuo corpo, le diete passate hanno ridotto la capacità del tuo corpo di “bruciare carburante”, ossia grasso, portandoti in una situazione in cui il dimagrimento avviene con estrema difficoltà (ma non è assolutamente impossibile con le giuste tecniche).
Ma non ti preoccupare, in questo caso esistono soluzioni specifiche che ti possono portare comunque a dimagrire e, soprattutto, a migliorare questa brutta condizione in cui potresti trovarti adesso,
Quindi, ricapitolando il primo punto:
Problema: metabolismo “lento” a causa di diete precedenti (troppo restrittive)
Soluzioni: un approccio graduale che coniughi movimento e alimentazione e che porti il tuo corpo, con il tempo a bruciare di più, e quindi ad accelerare il metabolismo.
Punto 2: Lo stress cronico può bloccare il dimagrimento
Probabilmente nessuno te l’ha mai detto, ma lo sapevi che una situazione di stress forte e/o prolungato può essere una delle cause più comuni del blocco del dimagrimento?
Come prima cosa, dobbiamo capire quali possono essere le fonti di stress per il tuo corpo e per la tua mente.
Ecco alcuni esempi:
Dormire troppo poco o comunque svegliarsi più volte durante la notte - è durante il sonno che il corpo si rigenera. Se dormi poco o male, si instaura uno stato di stress che si ripercuote anche sul dimagrimento.
Avere giornate molto piene, senza pause - immagina di avere una macchina e portarla sempre sui 6000 giri, senza mai mollare l’acceleratore per farla riposare percorrendo delle distanze lunghissime senza mai fermarti. Sicuramente la macchina ne risentirà, e presto dovrai portarla dal meccanico. Se questo è valido per le auto, a maggior ragione sarà così anche per il tuo corpo e per il tuo sistema nervoso, che resta sempre “attivo” e in stato di allerta, senza la possibilità di riposarsi un secondo.
Sentirsi sempre di corsa - avere sempre in testa pensieri come “sono in ritardo”, “devo fare quello”, “devo andare di là” viene percepito dal corpo come una situazione di stress. Per questo il corpo produce più cortisolo, per mantenerti attiva in ogni momento, in modo da poter rispondere immediatamente ad un eventuale pericolo con “la fuga”. In pratica, il corpo vive questa pressione mentale come se ci fosse sempre un pericolo da cui scappare.
E quando si sente in pericolo… non dimagrisce, perché la priorità è sopravvivere, non consumare energia.Preoccuparsi per tutto (famiglia, lavoro, doveri) - probabilmente anche tu sei abituata a prenderti cura prima di tutto della tua famiglia (figli, genitori, partner, animali…) mettendoti praticamente sempre all’ultimo posto e preoccupandoti che tutto “fili” secondo i piani.
Ma ricorda una cosa importante, questa attenzione costante a ciò che può andare storto, il pensiero fisso su ciò che “manca” o “va sistemato”, o anche la semplice organizzazione settimanale, crea un carico mentale enorme.
Anche se il corpo è fermo, la mente è in allarme, e questo stimola la produzione di cortisolo, rallentando tutti i tuoi risultati, arrivando anche a bloccarli se sommi questo a tutto il resto.Sentirsi “sotto pressione” anche quando sei ferma - non ti è mai capitato di essere ferma e rilassata con il corpo, ma avere la mente che galoppa pensando alle mille cose che hai da fare?
Ad esempio quando sei sul divano, magari a guardare una serie su Netflix, sei lì ferma con il corpo, ma la mente è completamente in fermento e piena di liste di cose da fare, sensi di colpa per aver lasciato un lavoro a metà o comunque hai mille pensieri e preoccupazioni che ti girano per la testa.
Sappi che in quel momento, il tuo corpo non è davvero rilassato.
Quella sensazione che provi di costante tensione per avere tutto sotto controllo, il corpo lo interpreta come una minaccia costante e continua.
E quando questo stato si prolunga, il cortisolo resta alto e il corpo blocca ogni tentativo di dimagrimento.
Ma cosa fa questo benedetto cortisolo quando resta alto troppo a lungo?
Aumenta la fame, in particolare la voglia di zuccheri
Fa trattenere liquidi → ti senti gonfia
Ostacola l’uso dei grassi come energia (e quindi non ti fa dimagrire)
Fa accumulare più grasso sull’addome (anche se mangi poco)
Ti toglie energia e ti rende più stanca
Tutto questo è successo ad una ragazza che ho seguito anni fa: Lisa.
Lisa giocava a pallavolo, faceva un lavoro su turni che la impegnava molto mentalmente e viveva da sola con il suo fidanzato. Se era rivolta a me perchè aveva provato a dimagrire da sola aumentando il numero di allenamenti settimanali da 3 a 5 e tagliando drasticamente quasi tutti i carboidrati.
In più, il lavoro su turni, non le permetteva di riposare bene quando andava a dormire, e spesso restava sveglia per molto tempo prima di riuscire a prendere sonno.
Sommando tutti questi fattori, si era rivolta a me in una situazione di stress davvero “importante” che le aveva totalmente impedito di dimagrire e perdere peso.
Abbiamo dovuto fare un enorme lavoro di riprogrammazione e riequilibrio mentale e fisico prima di iniziare a vedere dei risultati, ma nel farlo Lisa ha imparato anche a gestire lo stress, a riconoscerlo quando stava per presentarsi nuovamente e soprattutto a migliorarlo e ridurlo al minimo, fino a dimagrire e perdere tutti i chili.
Ma non temere, anche in questo caso esistono delle soluzioni per migliorare la situazione, ovviamente non si tratta di qualcosa che può variare improvvisamente da un giorno all’altro, ma richiede un minimo d’impegno e di costanza, ma è la soluzione che ti permetterà di prendere consapevolezza del problema e migliorarlo definitivamente.
Punto 3: I tuoi ormoni non sono in equilibrio (si, può essere anche se non ti è stato detto)
Lo so, pensare al dimagrimento ti fa venire in mente il ridurre la quantità di cibo, aumentare il movimento, forse mangiare cose che non ti piacciono e tanta, tantissima forza di volontà.
Ma non è esattamente tutto quì.
Per dimagrire entrano in gioco dei fattori decisamente molto più importanti di quelli citati (che poi non sono nemmeno del tutto corretti…). Sto parlando degli ormoni contenuti nel tuo organismo e no, non mi riferisco solo a quelli che controlla il ginecologo.
Il nostro corpo, anche prima della menopausa, può essere soggetto a squilibri ormonali di ogni tipo.
Immagina gli ormoni come dei messaggeri, che trasportano un messaggio da un punto all’altro del corpo in modo che “le cose vengano fatte nel modo giusto”.
Ma quali sono queste cose? Un esempio è il senso di fame, ma non solo, gli ormoni regolano davvero tantissime cose: temperatura, sete, sonno… insomma, gli ormoni sono quelli che fanno funzionare correttamente il nostro corpo.
Ma non tutti gli ormoni fanno le stesse cose.
Quì di seguito ti citerò solo quelli che sono coinvolti nell’aumento del grasso del corpo e che ti fanno avere più o meno fame.
Insulina: questo è l’ormone che regola quanto zucchero c’è nel sangue, andando a “toglierlo” quando pensa che ve ne sia troppo. Quando l’insulina è troppa, si parla di resistenza insulina, e questo implica che il corpo fa tanta fatica ad usare gli zuccheri provenienti dal cibo come fonte d’energia. Non sapendo bene che farne, invece che usarli per produrre l’energia che ti serve, decide di trasformare questi zuccheri in grasso, e la maggior parte delle volte lo deposita sulla pancia (grasso viscerale o grasso addominale).
Ma ti starai chiedendo quali siano i segnali più comuni di un’insulina insolitamente alta. Beh, partiamo dall’avere continuamente fame, la maggior parte delle volte selettiva, e quindi solo fame di dolci. Altri segni sono la sonnolenza (io lo chiamo abbiocco) dopo i pasti, l’aumento di grasso proprio sulla pancia (i pantaloni non sono più così comodi), e quello che vedi di settimana in settimana, la difficoltà a dimagrire anche se mangi pochissimo.Estrogeni: anche prima della menopausa si può presentare un eccesso di estrogeni rispetto al progesterone, (dominanza estrogenica), che porta ad un forte aumento della ritenzione di liquidi, ad avere il seno gonfio e dolorante, sbalzi d’umore, fame emotiva qualche giorno prima del ciclo e, per finire, l’aumento di grasso su cosce e fianchi.
Tutto questo squilibrio influisce sulla ritenzione, sull’umore, sull’infiammazione e può portare a cicli irregolari e aumento di peso.Tiroide (T3 e T4): la tiroide è una delle centrali operative del corpo. In pratica, la “velocità” del suo funzionamento, determina quanta energia brucia l’organismo, anche a riposo. Se la tiroide “rallenta” si parla di ipotiroidismo e la persona che ne soffre si sentirà continuamente molto stanca e in questo caso, il dimagrimento diventa estremamente difficile nonostante si seguano sia un programma di allenamento che la dieta.
Fame, sonno disturbato, gonfiore, stanchezza cronica, grasso ostinato…
Non sono “difetti tuoi”. Sono segnali di uno squilibrio interno.
E quando li ignori — o li forzi con diete troppo restrittive o allenamenti stressanti — il corpo si difende.
Più tu ti ostini, più lui si blocca.
Ricorda: Lavorare CONTRO il proprio corpo non funziona.
Lavorare con il corpo cambia tutto.
Invece di pensare “dove sto sbagliando?”, prova a chiederti:
Cosa sta cercando di dirmi il mio corpo?
Come posso aiutarlo a sentirsi al sicuro e a ritrovare l’equilibrio?
Spesso la chiave non è mangiare meno o allenarsi di più, ma riportare il corpo in una condizione di armonia.
Quando il corpo si sente ascoltato, collabora.
E allora il dimagrimento può finalmente sbloccarsi, in modo naturale e duraturo.
Punto 4: Mangiare poco non fa dimagrire, a volte fa l’opposto e potresti essere caduta in questo tranello
Molte donne, quando si rivolgono a me, pensano che l’unica soluzione per perdere peso sia mangiare pochissimo.
Ma paradossalmente, uno dei motivi per cui non riesci a dimagrire potrebbe essere proprio questo.
È vero: per dimagrire è necessario che il corpo consumi più energia di quanta ne riceve attraverso il cibo.
Questo può avvenire:
mangiando meno
aumentando l’attività fisica
o una combinazione delle due
Il problema nasce quando questa differenza è troppo grande.
In altre parole: se mangi troppo poco per troppo tempo, il corpo non reagisce come pensi.
Devi sapere che il corpo umano non è programmato per dimagrire facilmente.
Anzi, per lui perdere grasso è una minaccia.
Pensaci: siamo una specie evolutivamente giovane, e il nostro corpo non si è ancora adattato al ritmo frenetico della vita moderna.
A livello biologico, funzioniamo ancora come gli uomini di 2000 o 3000 anni fa.
Ma senza andare così indietro, pensa al Medioevo.
All’epoca, carestie ed epidemie erano all’ordine del giorno, e a pagarne le conseguenze era soprattutto la popolazione più povera.
Perché? Perché aveva poco accesso al cibo, soprattutto a quello di qualità come la carne, che era riservata ai nobili.
Certo, anche la nobiltà si ammalava e moriva — ma spesso perché partiva da una salute compromessa, dovuta ad abitudini sbagliate e, in molti casi, a consanguineità tra famiglie.
Il punto è questo:
il corpo ha imparato a difendersi dalla carenza di cibo, non a dimagrire.
Quando percepisce che entra poca energia, reagisce:
rallenta il metabolismo
trattiene le riserve di grasso
aumenta la fame e la fatica
Per il corpo, sopravvivere è più importante che dimagrire.
E se lo metti in allarme con diete troppo rigide, farà di tutto per trattenere ogni grammo.Per l’organismo umano il grasso rappresenta una maggior probabilità di sopravvivere alla prossima malattia e alla prossima carestia che potrebbe verificarsi. Al corpo non piace per niente perdere il grasso che ha messo da parte (oltre che essere un processo che richiede a sua volta energia, quindi non “economico” per lui).
Per l’organismo umano, il grasso rappresenta una riserva preziosa: significa più possibilità di sopravvivere alla prossima malattia o carestia.
Per questo al corpo non piace perdere il grasso che ha messo da parte.
Anzi, lo considera una protezione.
E perderlo richiede energia… quindi non è un processo “economico” per lui.
E la dieta?
Il corpo la vive come una carestia vera e propria.
Meno cibo arriva, più interpreta la situazione come grave.
E più percepisce rischio, più si aggrappa al grasso per sopravvivere.
Per questo, a volte, meno mangi → più ti blocchi.
Quindi no, non sei sbagliata se non dimagrisci anche mangiando poco.
Il tuo corpo non ti sta sabotando, ti sta proteggendo.
Sta solo facendo ciò per cui è stato progettato: tenerti in vita, non farti perdere peso.
Ma la buona notizia è che puoi riprogrammare questa risposta.
Non serve punirti o tagliare ancora di più.
Serve nutrire il corpo nel modo giusto, abbassare i segnali d’allarme, e mostrargli che può fidarsi.
Perché quando il corpo si sente al sicuro, allora sì:
può lasciar andare il peso che non gli serve più.
Punto 5 – Non è solo questione di cibo e sport: è questione di strategia e mindset
Lo so, pensi a dimagrire e la prima cosa che ti viene in mente è la dieta, la seconda è lo sport.
Super rigida la prima e assolutamente intenso il secondo.
Non senti che anche solo a leggerlo qualcosa stride?
Ti assicuro che affamarti e costringere il tuo corpo ad una fatica estrema non è il modo migliore per dimagrire, soprattutto se vuoi restare “sana” (sia fisicamente che mentalmente).
Serve una strategia che sia sostenibile nel tempo, e un approccio mentale corretto che ti permetta di non impazzire.
Ricordati che se esageri sia in un senso che nell’altro, ciò che ne otterrai sarà solo frustrazione e blocco del dimagrimento e della perdita di peso.
Ricordati la cosa più importante di tutte:
Se vivi il percorso come una corsa contro il tempo, ogni piccolo rallentamento ti sembrerà un fallimento.
E a un certo punto, mollerai.
Perché non vedrai risultati “in tempo”.
Perché ti sembrerà di star facendo tutto “bene”, ma senza il premio.
Dimagrire davvero, però, non è una sfida da vincere in 30 giorni.
È un cambiamento che richiede tempo, pazienza, fiducia.
Lo so, ti hanno insegnato che solo soffrendo puoi perdere peso, solo mangiando pochissimo è possibile ridurre i centimetri e soprattutto ti è stato insegnato che tutto questo è possibile farlo in pochissimo tempo.
Ecco, sappi che questo (tranne alcuni protocolli nutrizionali particolari e non adatti a tutti), è il modo migliore per peggiorare il tuo stato di salute, perdere muscolo e riacquistare in poco tempo tutto il peso (e il grasso perso), pure con gli interessi.
Se il tuo pensiero principale è quello di dover soffrire per ottenere qualcosa, finirai in un circolo infinito di insoddisfazione, punizione e ricompensa che ti porteranno ad un su e giù di peso continuo…
…fino a quando, arriverà il momento in cui “ci sarà solo il su” e “non ci sarà più il giù”…
E alla fine sai come va a finire?
ti privi → ti abbuffi
ti sacrifichi → ti arrabbi se non vedi subito la bilancia scendere
ti giudichi → perdi motivazione
Ma il corpo non ragiona in termini di “mi merito” o “non mi merito”.
Ha bisogno di sicurezza, di regolarità, di un ambiente favorevole per lasciar andare peso.
E sappi che la forza di volontà va bene per iniziare… ma per andare avanti non basta.
Puoi essere davvero determinata.
Puoi seguire tutto alla lettera.
Puoi resistere agli alimenti che ti piacciono e fare 10.000 passi al giorno.
Ma se dentro ribolle sempre qualcosa, ti senti sempre affamata, sempre insoddisfatta, sotto pressione e comunque sempre in conflitto con il tuo corpo…
PRIMA O POI QUALCOSA CEDERA’.
Questo è uno degli altri motivi per cui non riesci a dimagrire, ed ecco perchè parlo sempre anche di “percorso nutrizionale mentale”.
Non basta “seguire la dieta”…
…il vero cambiamento inizierà solo quando smetterai di combattere contro te stessa e inizierai ad ascoltarti e a volerti bene per davvero.
Il percorso funzionerà davvero quando smetterai di considerarlo una somma di regole, ma un processo in cui impari:
a capire come funziona il tuo corpo
a scegliere cosa ti fa stare bene
a smettere di trattarti come un progetto da “sistemare”
Se sei arrivata fino a qui, forse una parte di te ha già capito che non è il tuo impegno il problema.
Non è che non ti sforzi abbastanza.
È che stai usando una strategia che non funziona per te.
Dimagrire non è solo una questione di dieta o allenamento.
È un percorso che coinvolge il tuo corpo, la tua mente, le tue emozioni.
E quando cominci a lavorare in armonia con te stessa — non più in lotta — allora tutto cambia.
Il peso inizia a scendere.
Il gonfiore si riduce.
L’energia torna.
E finalmente, ti senti di nuovo bene nel tuo corpo.
Ma per arrivarci, serve un metodo che non ti imponga regole rigide, ma che ti accompagni passo dopo passo, ascoltando davvero quello di cui hai bisogno.
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Perché il tuo corpo non ha bisogno di una punizione.
Ha bisogno di una guida giusta.